Come garantirci una longevità sana?
Oggi viviamo sì più a lungo, ma spesso da ammalati. Ciò che pertanto ci deve interessare, non deve essere una lunga vita in sé e per sé, bensì l’acquisizione di una longevità sana, un vero e proprio successful aging.
Salute e longevità sono beni più o meno durevoli in rapporto a scelte individuali, in grado di interagire positivamente sui fattori alla base dei processi di invecchiamento dell’organismo.
L’invecchiamento è pertanto un processo dinamico di perdita progressiva di qualità mentali, motorie ed estetiche: può avvenire in maniera lenta e equilibrata o risultare rapido e precoce.
In quest’ottica lo stile di vita individuale diventa fondamentale per garantirsi una vita longeva e in salute. Stile di vita sano e attivo. I soggetti longevi sono sempre attivi sia dal punto di vista fisico che sociale. Questa sorta di coinvolgimento fornisce loro il ritmo e l’attività di cui ognuno ha intrinsecamente necessità.
La qualità della Salute non è in funzione di ciò che accade passivamente, ma è quindi espressione del proprio stile di vita, di ciò che si è deciso di fare con ciò che ci accade.
La propria salute futura la si può condizionare se si sarà capaci di comprendere che non è solo la mente che condiziona il corpo, ma anche viceversa. Il proprio corpo, la propria salute condizionano la propria mente, il proprio benessere psico-fisico.
La salute futura la si potrà implementare solo se saremo diventati gli attori protagonisti della nostra vita.
Come affrontare bene l’invecchiamento?
Siamo solo noi gli unici e veri “guardiani” della nostra salute. Oggi, “se apprendiamo”, possiamo influenzare l’espressione del nostro DNA e farlo lavorare in modo più efficiente. Di conseguenza, si acquisisce la possibilità di condizionare in positivo il proprio invecchiamento, affinchè diventi sempre più “di successo” (successful aging).
Per affrontare bene l’invecchiamento occorre curare il corpo e la mente; liberarsi dei pregiudizi e degli stereotipi provenienti dagli schemi e dai modelli già acquisiti, per cogliere nuove opportunità; scoprire gli aspetti originali e nuovi delle situazioni, per rimettersi in gioco; prefiggersi nuove mete da raggiungere e progettarne i relativi percorsi, per rispondere alle proprie esigenze con modalità e mezzi idonei.
Nella maggior parte degli individui, l’età anagrafica non corrisponde a quella che viene definita età biologica, e di quest’ultima ne sei tu il corresponsabile, nel bene (se ti sarai difeso) o nel male (se ti sarai lasciato andare).
Quali i più importanti fattori che contribuiscono alla tua età biologica? Quali i meccanismi alla base del logoramento dell’organismo?
Immaginiamo una pianta. Fronde e fogliame rigoglioso piuttosto che foglie secche e rami spogli. Ma l’attenzione in entrambi i casi non deve essere posta solo su ciò che è apparenza esteriore, ma sul terreno dove quella pianta affonda le sue radici. E’ il terreno la variabile in gioco. E’ il terreno di cui ci si deve prendere attenta cura. E’ il terreno che si devi andare a indagare e conoscere.
Se sai come sei, puoi! Approfondire la propria primaria costituzione, quindi conoscere il proprio DNA.
Oggi su molti mass media così come in svariate trasmissioni televisive si sente parlare di DNA. Ma cosa è il DNA? Altro non è che il depositario di tutte quelle informazioni che fanno funzionare il nostro organismo.
Immaginiamo di entrare in una biblioteca per consultare un volume. Si accede alla sala di lettura e come primo atto, ci si rivolge al bibliotecario, dandogli gli identificativi del libro che vsi uole leggere. Il bibliotecario si alza e entra nella sala dove sono conservati, opportunamente classificati e registrati, i vari volumi. Trova quello richiesto, lo prende e lo consegna. A questo punto ci si accomoda nella sala di consultazione e si comincia a leggerlo. Leggendo il tutto, si finiscono con l’apprendere le informazioni in esso contenute, se ne può fare tesoro e ricaverne indicazioni di vita.
La stessa cosa accade nella. Il DNA infatti altro non è che il depositario dell’informazione, definita appunto genetica. E’ la nostra biblioteca: la culla del nostro muoversi e agire, anche del proprio metabolismo in senso lato.
Conoscere il DNA significa anche un approccio personalizzato, dall’alimentazione alla nutraceutica di alto profilo, il proprio profilo!
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